I rapporti con il resto delle sinistre ma anche un affondo sulle sorelle Meloni, Arianna e Giorgia. Parla il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.
Intervista a Matteo Renzi da parte del Corriere della Sera che ha avuto modo di porre alcune domande importanti su più argomenti al leader di Italia Viva. Non solo il rapporto attuale con il resto “delle sinistre” ma anche le recenti vicende che hanno visto coinvolte le sorelle Meloni, Arianna e Giorgia, e le loro situazioni private con i rispettivi ex compagni.
Renzi e l’alleanza con le sinistre
Tra i primi passaggi dell’intervista non poteva mancare quello sul rapporto con la Schlein e Conte. Proprio il leader del M5S ha posto il veto su Italia Viva nel campo largo: “Conte ha avuto un’estate difficile”, ha esordito Renzi. “È stretto tra l’incudine Grillo, che potrebbe sfiduciarlo, e il martello Travaglio, che lo sogna alleato della Meloni. Con me ha un conto aperto perché mi ritiene “colpevole” della sua sostituzione con Draghi: responsabilità che mi prendo volentieri, con grande orgoglio. Ma ora il tema è il futuro. E per il futuro servono voti, non veti”.
E sul fatto che Conte sostenga che IV faccia perdere voti alla sinistra: “È vero il contrario. I nostri voti non sono tanti, ma sono decisivi nei collegi marginali, dove il risultato si gioca sull’1-2%”, ha replicato ancora il politico toscano. “Per questo ha ragione Elly Schlein a tenere tutti insieme e ha torto chi mette veti […]”.
L’affondo sulle sorelle Meloni
Nel corso dell’intervista al Corriere, Renzi ha risposto anche ad alcune domande sul recente caso Arianna Meloni ma anche sulle vicende legate alla famiglia della Premier. In questo senso il leader di Italia Viva ha detto: “Sessismo delle opposizioni sulle due sorelle? No. C’è del vittimismo da parte loro, nessun sessismo. Anzi: il continuo piagnisteo serve a nascondere la mancanza di risultati. È il governo del Paese, non Temptation Island o il Grande Fratello. Giorgia ci mostri che cosa è capace di fare, se ne è capace, anziché gridare al complotto ogni tre settimane”, ha commentato il leader di Italia Viva.
E ancora: “Perché alla Meloni vittima della magistratura non crede nessuno. Cara premier, parliamo di salari, di sanità e liste d’attesa, di accise e inflazione, di spesa al supermercato. Su questo ci vogliamo confrontare. Attaccare un capo del governo per le vicende della propria famiglia è una cosa che non si fa: lo ha fatto Giorgia Meloni contro di me e ancora non si è scusata. Ma io sono orgoglioso di non essere come lei. Io non sarò mai giustizialista come lei è stata con me”.